I social media sono diventati parte della nostra vita. La loro onnipresenza li ha resi oggetto di numerosi dibattiti sulla loro influenza e sui diversi modi in cui ci condizionano. Esistono molte ricerche sul condizionamento dei social media in diverse aree, come il pensiero critico e la salute mentale.
Studi recenti hanno dimostrato che la relazione tra social media e pensiero critico è complessa. Una ricercar condotta su studenti universitari ha dimostrato che c’è un aumento del pensiero critico quando si usano i social media, ma questa relazione positiva si inverte quando c’è dipendenza dai social media (Cheng et al., 2022). La complessità dei social media e i modi in cui possono influenzare i giovani utenti rendono necessario che gli operatori giovanili abbiano una cultura digitale per poterli supportare.
Quando si parla di utopie non si possono trascurare né i social media né il pensiero critico. Per lo stesso motivo per cui sono stati usati per diffondere sfiducia e conflitti e per essere un fattore chiave nell’aumento dei discorsi su un futuro distopico, possono essere usati per trasmettere critiche costruttive e fiducia nel futuro. Essi sono strumenti essenziali per costruire utopie, in quanto possono aumentare la partecipazione e l’interesse dei giovani per gli eventi attuali. D’altra parte, il pensiero critico è necessario per valutare e utilizzare l’immenso numero di messaggi disponibili. I social media stanno cambiando il mondo e sono nelle nostre mani per essere usati e promuovere un’utopia.
I social media hanno cambiato il modo di comunicare
I social media offrono un ambiente comunicativo che supera i confini geografici e consente una maggiore partecipazione e comunicazione rispetto ai tradizionali mezzi di informazione, aumentando la partecipazione e l’interesse dei giovani per gli eventi attuali. Questo aumento della comunicazione sui social media è accompagnato da un modo di elaborare le notizie in modo occasionale e sporadico, senza prendersi il tempo di comprenderne e valutarne il contenuto.
Oltre al modo in cui le persone utilizzano i social media, dobbiamo essere consapevoli degli algoritmi che vengono implementati e che controllano il tipo e la quantità di notizie che riceviamo. Questi algoritmi rendono più difficile il pensiero critico perché creano un ambiente in cui gli utenti ricevono notizie solo da persone con convinzioni e preferenze simili, facendo sì che le loro opinioni siano sempre premiate, il che li incoraggia a cercare informazioni compatibili con il loro punto di vista.
Usare il pensiero critico nei social media
Il modo in cui una persona interagisce con le notizie sui social media e la sua conoscenza della loro produzione è legata al suo pensiero critico nei confronti delle notizie della vita reale. A causa di questa correlazione, è necessario sottolineare l’importanza di riconoscere che l’uso del pensiero critico nelle notizie è un insieme di competenze che devono essere insegnate per essere in grado di ordinare, valutare e utilizzare l’immenso numero di messaggi disponibili sui social media. Le competenze necessarie per sviluppare il pensiero critico nei social media sono:
- Conoscere il modo in cui le informazioni vengono prodotte, condivise e manipolate.
- Essere consapevoli dei pregiudizi cognitivi.
- Essere consapevoli dei principali strumenti retorici e delle strategie utilizzate per decodificare i discorsi e discutere.
- Essere in grado di verificare le fonti e individuare le fake news.
- Sviluppare competenze interpersonali che permettano di discutere, contraddire e promuovere la trasparenza.
Il pensiero critico è essenziale per trasformare i social media in un facilitatore di utopie. Pertanto, è importante promuovere l’educazione alla cultura digitale tra i giovani e gli operatori giovanili.
Bibliografia
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